11 febbraio Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza

La Giornata è stata istituita nel 2015 dall’ONU ed è patrocinata dall’Unesco per sensibilizzare alla piena parità di genere nelle scienze, considerato che sono donne meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo e solo il 30% delle ragazze sceglie un indirizzo scientifico nell’istruzione superiore.

Negli ultimi anni, sono stati fatti grandi sforzi, a livello globale, per coinvolgere le donne nella scienza, ma permangono pregiudizi e stereotipi di genere secondo cui le donne sarebbero meno portate agli studi scientifici rispetto agli uomini.

Nulla di più falso.

Esempi?

• Sono tre donne, Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita, Concetta Castilletti, ricercatrici italiane dell’istituto Spallanzani, ad essere riuscite a isolare il Coronavirus, passo fondamentale per sviluppare terapie e possibile vaccino, per la prima volta in Europa, la terza volta al mondo.

• Il premio Nobel per la chimica 2020 è stato assegnato alla francese Emmanuelle Charpentier e alla statunitense Jennifer Doudna, due scienziate che hanno messo a punto delle “forbici molecolari” capaci di modificare i geni. È la prima volta che il premio in ambito scientifico viene assegnato a un team 100% femminile.

Citando Rita Levi Montalcini“Geneticamente uomo e donna sono identici. Non lo sono dal punto di vista epigenetico, di formazione cioè, perché lo sviluppo della donna è stato volontariamente bloccato.”

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